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PESCI ROSSI 

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con BENEDETTA CARMIGNANI

e JACOPO DESIATO

​

tratto da “Il resto è silenzio” di LUCA MARTINI

​

adattamento drammaturgico

 

BENEDETTA CARMIGNANI

regia e disegno luci EMILIANO MINOCCHERI

​

scene Ortica Lab e C&C Company

produzione OTE LE SARACINESCHE

​

con il sostegno di

 COMUNE DI OZZANO DELL’EMILIA, ARCI OZZANO

All’interno di un minuscolo appartamento una giovane coppia “sui generis” vive una quotidianità fatta di piccole e grandi problematiche: l’affitto da pagare, la reclusione forzata causata dalla pandemia, le nuove modalità di lavoro on- line. Un’ intimità forzata che deve fare i conti con i piccoli inconvenienti di ogni giorno, tra routine, desiderio di avere dei figli e inaspettate prospettive lavorative. In scena due archetipi del nostro presente, capaci di nutrire, nonostante tutto, il seme del proprio amore. Già… perché, alla fine, è l’amore il centro nevralgico attorno al quale tutto ruota, è l’amore l’unico superstite di un’esistenza che si consuma tra continue incertezze, risate e piccoli colpi di scena...

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PESCI ROSSI nasce dalla collaborazione tra Ote Le Saracinesche e lo scrittore bolognese Luca Martini che, all’interno della raccolta “L’amore spaccato” (2012- Ed. Incontri Editore), pubblica il racconto dal titolo “Il Resto è Silenzio”. Da questo racconto e dall’incontro tra Benedetta Carmignani e Luca Martini nasce una drammaturgia del tutto inedita in cui la traccia originale viene stravolta, ampliata e ricontestualizzata.                                                              

 

 Il lavoro nasce dall’esigenza di portare in scena un piccolo spaccato di quotidianità, e di portare all’attenzione del pubblico una storia non prettamente teatrale, dando al testo una nuova veste e traghettandolo nel contesto attuale della pandemia che stiamo vivendo. In scena una coppia confinata all’interno del proprio perimetro abitativo, una convivenza forzata in cui tutto si intensifica e nella quale i problemi di relazione si amplificano, aggravati da altri di natura contingente che, nella situazione di prolungata vicinanza, non possono più essere ignorati. All’interno di questo microcosmo domestico prende vita una costruzione narrativa che sembra ambientata in un set cinematografico. Una scrittura pungente, talvolta dissacrante e dai tratti leggeri che indaga le dinamiche di un rapporto apparentemente stanco e consumato guardandolo da un’ottica completamente nuova e immortalando le vicende di due personaggi dalla professione non propriamente comune…

 

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